Fin da piccoli lo sport ci
insegna ad affrontare i nostri limiti, a fare squadra, ad imparare dalle
sconfitte e a condividere la gioia delle vittorie. Esso è una parte
fondamentale della crescita e della vita, è necessario per affastellare
mattoncini di salute e di libertà, per stabilire i confini della propria
sicurezza personale.
Da anni si è compreso che per
praticare attività sportive non è un requisito imprescindibile un corpo
perfetto e così anche i diversamente abili si sono potuti avvicinare ai centri
sportivi, con sempre minore disagio nel corso del tempo. Anche i giochi
olimpici si sono aperti a nuove categorie: nel 1960
a Roma si inaugurò la prima edizione delle Paralimpiadi, manifestazione che il
prossimo anno compirà il suo diciassettesimo compleanno in Francia, a Parigi.
Alla base di tale apertura, c’è la riflessione su quanto lo sport possa
promuovere valori come inclusività e cooperazione.
La marcia, però, è ben lungi
dall’essere giunta al traguardo: spesso il più grande ostacolo per promuovere
lo sport tra i diversamente abili è rappresentato dalle famiglie, in quanto
serpeggia la paura che le ragazze e i ragazzi si facciano male peggiorando
irrimediabilmente la loro condizione fisica già svantaggiata; è certo uno dei
rischi, ma anch’esso è altamente inclusivo: gli infortuni tra gli atleti
normodotati, infatti, sono altrettanto frequenti di quelli tra i disabili.
Inoltre, tenendo conto della posta in gioco, e cioè l’accettazione dei propri
limiti e la scoperta delle proprie potenzialità, il gioco vale certamente la
candela.
Per tutti i motivi elencati
sopra, quando qualcuno si mette al servizio degli altri per migliorarne la
qualità di vita, bisogna promuovere la sua attività. È il caso di Mauro Sasso,
Presidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Running di Bisceglie
(BAT), immerso nella cura della cosa pubblica anche nel ruolo istituzionale di
Consigliere Comunale della sua città, appassionato di sport, nonché egli stesso
atleta dilettante: attraverso la creazione dell’ASD Running, egli ha raccolto
un gruppo di volontari che assistano le persone affette da handicap nello
svolgimento dell’attività sportiva. La
Società si è già messa in gioco per quanto riguarda la preparazione di atleti
per gare podistiche, ma organizza anche passeggiate che coinvolgano chiunque
abbia voglia di stare all’aperto.
Chi è della zona può contattare
direttamente il sig. Sasso per ricevere maggiori informazioni al seguente
numero:
333.5869562
Non disperdiamo l’entusiasmo
di chi vuole fare del bene e non perdiamo il desiderio di goderci l’aria
aperta. Per quanto possibile, aderiamo numerosi!